Perché le acque dolci sono importanti per noi e per l’ambiente?
Sono presenti circa un miliardo e mezzo di chilometri cubi di acqua, il 97% dei quali costituito da acqua salata dei mari ed il restante 3% costituito da acqua dolce sotto forma di laghi, fiumi, ghiacciai e acque sotterranee.
I composti derivanti dalle attività agricole, come nitrati e fosfati, sono dannosi per l’ecosistema perché provocano l’aumento dello stato trofico delle acque, cioè il grado di attività biologica che avviene in esse.
Sistemi idrologici come fiumi e laghi ospitano oltre il 10% di tutti gli animali conosciuti e circa il 50% di tutte le specie di pesci conosciute. La regimentazione e la canalizzazione dei fiumi, insieme all’inquinamento, hanno reso molti fiumi inospitali per le specie caratteristiche, anche nel nostro Paese. La lontra, il merlo acquaiolo e i pesci autoctoni sono sempre più minacciati dalla scomparsa di questi ecosistemi. Le zone umide svolgono inoltre un ruolo fondamentale per la fissazione del carbonio presente nella biosfera, con conseguente mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici Sono infine aree adatte alla fruizione e all’educazione ambientale, poiché consentono attività come il birdwatching e il turismo naturalistico.
Il WWF, acronimo di “World Wide Fund for Nature”, si occupa anche della conservazione di specie chiave, come la lontra e i delfini di fiume. Una specie poco conosciuta che dobbiamo cercare di salvare sono i delfini rosa, conosciuto anche come delfini dell’Amazzonia o Inia.
La fauna tipica delle acque dolci.
Intorno ai corsi d’acqua si sono creati dei veri e propri ecosistemi e la fauna che popola queste zone è molto più ampia di quello che generalmente si pensa. Gli animali da fiume non sono infatti solamente i pesci: nei corsi d’acqua maggiori trovamo anche rettili, anfibi, moltissime specie di uccelli e di invertebrati.
Tra gli animali da fiume che appartengono agli invertebrati troviamo sicuramente i gamberi d’acqua dolce, che sono i più grandi in assoluto. nella vegetazione che circonda i fiumi però possiamo trovare molti altri invertebrati come le libellule, i coleotteri, i ditteri e gli efemenotteri.
Tra i pesci troviamo le trote, i salmerini, le bavose ed i triotti, ma possiamo trovare anche i salmoni, che come è noto risalgono la corrente.
Troviamo anche i coccodrilli, ossia i rettili più grandi in assoluto, che amano stare all’interno dell’acqua ma spesso escono per potersi riscaldare al sole.
Ci sono anche anfibi come la rana o il rospo, ma anche la salamandra; sono prwsenti anche uccelli come il martin pescatore, l’usignolo di fiume, l’airone cenerino, lo scricciolo e la gallinella d’acqua.
Ma, come già anticipato prima, possono esserci anche mammiferi come il delfino rosa. L’inia è il defino più colorato del mondo. Il suo colore rosa è dovuto alla presenza di numerosi vasi sanguigni che traspaiono sotto la pelle. E’ diffuso nelle acque dolci dell’America Meridionale, lungo i bacini fluviali del Rio delle Amazzoni e dell’Orinoco. L’inia è il delfino più colorato del mondo, anche se appena nato è nero, per poi diventare grigio man mano che cresce, e infine rosa nella maturità.

Come ridurre l’inquinamento delle acque dolci:
Ridurre al minimo l’uso di pesticidi e altri contaminanti chimici.
Ridurre le emissioni di CO2.
Fermare l’uso abusivo della plastica ed educare alla sua corretta gestione.
Trattare le acque reflue (o acque di scarico) il più possibile.
Ferma la deforestazione incontrollata.
Garantire che l’industria, il bestiame e l’agricoltura non spendano quantità così grandi di questa risorsa naturale.